A Sondalo medici e infermieri dell’Armata Rossa.

A breve al Morelli sessanta rinforzi russi Alloggeranno nelle vicinanze, all’istituto Vallesana

Elisabetta Del Curto
La Provincia di Sondrio del 28 Marzo 2020

Sessanta persone, fra medici e infermieri, sono in arrivo dalla Russia («Dovrebbe trattarsi di medici militari», ha detto l’assessore regionale Gallera) in supporto all’ospedale Morelli di Sondalo, punto di riferimento regionale Covid-19. Lo ha reso noto la Prefettura al termine della riunione di ieri del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e del Centro coordinamento soccorsi per la gestione dell’emergenza coronavirus. A dar conto dell’importante iniezione di risorse umane Tommaso Saporito, direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario, pronto a ricevere i medici e paramedici russi che verranno ospitati nelle immediate adiacenze del Morelli in modo da evitare inutili spostamenti. Dove saranno ospitati La logistica, infatti, verrà assicurata dall’istituto scolastico Vallesana, di Sondalo, in gestione alla Provincia, che avrebbe una disponibilità sufficiente di alloggi, sebbene diversi privati del sondalino e dell’Alta Valtellina si siano resi disponibili ad ospitare in appartamenti sfitti, questi operatori. Si cercherà di evitarlo, però, e di concentrare tutte le forze sul Vallesana in modo da mobilitare il meno possibile il personale.

Un’ottima notizia, quindi, per la provincia di Sondrio, e per il Morelli, sottolineata anche da Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, nel corso della conferenza stampa di ieri in cui ha dato conto di questo accordo reso possibile a seguito dell’intesa fra il Governo italiano e quello russo. Gallera ha specificato che dovrebbero essere medici militari. Ricordando, subito dopo, un’altra importante iniziativa giunta in porto grazie all’attivismo dell’associazione “Hope Onlus“, di Elena Fazzini, che è riuscita ad intercettare ed acquistare 16 respiratori, praticamente irreperibili sui mercati, giunti alle 5 di ieri mattina all’aeroporto di Orio al Serio, con un C-130 messo a disposizione dall’Esercito italiano, dopo quattro giorni di blocco all’aeroporto di Dusseldorf.

Anche una parte di questa dotazione è giunta, ieri mattina, alle 9, al Morelli di Sondalo a beneficio di postazioni di terapia intensiva, che, ricordiamolo, nel giro di venti giorni sono passate da 8 a 22 e potrebbero ancora aumentare. Lo stesso Gallera ha ribadito l’importanza del centro Convid Morelli e la sua capacità di ospitare ulteriori posti letto, a regime saranno 200, ma, chissà, potrebbero aggiungersene anche degli ulteriori. Quasi completati anche i due piani del 6° padiglione, mentre le aree riconvertite a Convid del 1° e del 4° sono già del tutto operative tant’è che, venerdì, ultimo dato utile, i ricoverati erano 139 di cui 18 in rianimazione. I controlli

Durante le riunioni in Prefettura di ieri, è stato esaminata la situazione relativa ai controlli circa l’ottemperanza o meno alle disposizioni contenute nei decreti ministeriali sull’emergenza coronavirus e tutti i presenti, dalle Forze dell’ordine al sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini, hanno sottolineato che il sistema «sta funzionando molto bene, i controlli vengono effettuati costantemente e, purtroppo, non mancano le denunce». L’assessore alla Protezione civile del Comune di Sondrio, Lorena Rossatti, ha precisato che «la popolazione sta comprendendo l’importanza di rispettare le prescrizioni imposte, così come si registra la disponibilità di aziende locali e privati di produrre dispositivi individuali di sicurezza».